Corte Grimani - Pontepossero
Corte Grimani -  Pontepossero

Comune Sorgà Frazione Pontepossero Via: Matteotti, 3 Proprietari antichi Grimani di 5 Marcuola; Comello Proprietari attuali Lia Nuvolari in Sagramoso tratto da "LE CORTO RURALI TRA TARTARO E TIONE" Remo Scola Gagliardi Ed. Nuovi orizzonti Nella prima metà dell’Ottocento la casa padronale, che veniva censita come Casa di Villeggiatura, era intestata a Leonardo Grimani, figlio di Antonio e nipote dell’altro Leonardo, che possedeva, nel comune censuario di Pontepossero 1575 campi Nel 1846 l’intera tenuta fu ceduta a Valentino Comello, residente nella parrocchia veneziana di S Canciano 7. Il passaggio di proprietà venne perfezionato il 9 luglio 1849. Oggi il «palazzo Grimani» conserva tutta l’originalità e l’eleganza delle forme seicentesche Non ci sembia azzardato ipotizzare una partecipazione progettuale o ideativa di Baldassarre Longhena nella costruzione dell’edificio, perché non poche soluzioni, proprie di questo architetto, sono qui impiegate Fra queste possiamo annoverare: il corpo centrale a tre piani sormontato da timpano e pinnacoli che sovrasta la rimanente costruzione conferendo slancio all’intero complesso, già sperimentato dal Longhena nella Villa Pesaro di Este: le testine poste a chiusura degli archivolti dei portali del primo e secondo piano, spesso impiegati dal Longhena e poi adottate dall’architettura veneziana seicentesca; i due piccoli contrafforti a foima di spirale che sembrano sorreggere l’aereo terzo piano, riproduzione in miniatura di quelli della veneziana chiesa della Salute; lo strano destino che accomuna questa costruzione con la villa Widman di Bagnoli, che il Longhena lasciò incompiuta e priva dell’ala sinistra Anche l’epoca di costruzione, terza o quarta decade del Seicento quando il Longhena era l’architetto emergente, e la provenienza veneziana dei commitrenri, danno ulteriori forza all’ipotesi suggerita Le barchesse del lato nord della corte devono aver subito profonde ristrutturazioni nella seconda metà del Settecenro, quando il porticato a pilastri, rappresentato nel disegno del 1738, venne sostituiro da quello a volti